Chi siamo

STEMPA nasce come progetto innovativo degli studenti finanziato dall’Università degli Studi di Padova e realizzato da un gruppo di studenti di Archeologia per condividere e sviluppare le conoscenze circa l’organizzazione, la gestione, l’esecuzione e, infine, l’analisi dei risultati di uno scavo archeologico. Attualmente, il progetto è in capo al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con l’Università di Augsburg (Germania).

STEMPA, acronimo di Scavo, Telerilevamento, studio dei Materiali e del Paesaggio dell’altopiano di Asiago, è un progetto inizialmente ideato dal Dott. Luigi Magnini col supporto del Prof. Armando De Guio (docente di Tecniche di Scavo e Ricognizione e Archeologia del Territorio presso l’Università degli Studi di Padova) e che nei suoi primi anni ha coinvolto una ventina di studenti del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Ateneo patavino.

Nel tempo, il progetto si è sviluppato grazie al sostegno finanziario dell’Università degli Studi di Sassari e ora dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ancora oggi, le attività si focalizzano sullo studio dell’areale degli altopiani veneto-trentini, e più nel dettaglio sull’Altopiano dei Sette Comuni. Il territorio indagato, sfruttato fin dalla pre-protostoria come via di collegamento commerciale tra L’Europa Continentale e il Mediterraneo, è sempre stato una zona di confine caratterizzata dalla compresenza di facies culturali diverse.

Vie commerciali e abbondanza di materie prime, resero questi altopiani sede privilegiata, prima di frequentazioni stagionali legate alle pratiche di alpeggio e della lavorazione dei metalli, e successivamente di insediamenti stabili posti a controllo delle vie commerciali stesse, come ben esemplificato dal villaggio del Bostel di Rotzo (VI) che si affaccia sulla Val d’Astico e la Val d’Assa.

Lo stretto rapporto che gli antichi avevano con questo territorio, il suo sfruttamento e le modifiche intercorse nei secoli sono oggetto di indagine da parte dei partecipanti al progetto STEMPA attraverso l’uso di metodi e tecnologie all’avanguardia come il telerilevamento, le prospezioni geofisiche, l’uso di droni, il trattamento di dati satellitari, l’elaborazione di modelli 3D e foto immersive a 360°.

Tecnologia e innovazione affiancano lo scavo stratigrafico eseguito dagli studenti del progetto nel villaggio della seconda età del Ferro di Bostel di Rotzo, tanto nelle fasi di rilievo e documentazione quanto in sede di studio dei materiali: alcune classi di reperti saranno infatti oggetto di analisi archeometriche eseguite presso i laboratori nazionali e internazionali.

Il progetto STEMPA vanta un approccio fortemente interdisciplinare e numerose collaborazioni in Italia e all’estero, che contribuiscono, grazie a un costate dialogo e scambio di informazioni nonché cura di ogni fase di esecuzione dello stesso, alla crescita professionale degli studenti partecipanti.

Arricchire la storia millenaria di un paesaggio dalle caratteristiche uniche attraverso l’uso di metodologie avanzate, ricerca tradizionale e divulgazione scientifica sono, insieme alla formazione specialistica degli studenti, i principali obbiettivi del progetto STEMPA.

Referenti: dott. Luigi Magnini (PhD), dott.ssa Cinzia Bettineschi (PhD), prof. Armando De Guio
Gruppo di Coordinamento:  dott.ssa Laura Burigana (PhD), dott. Giovanni Azzalin, dott.ssa Elena Griggio, dott. Stefano Pedersoli, dott.ssa Veronica Venco, dott.ssa Anna Michielin
Partecipanti (il team di STEMPA):
Marco Bertelli, Eleonora Berto, Sabrina Bianco, Giacomo Bolotti, Donatella Chiarini, Anna Elena Fiorentin, Riccardo Galla, Livio Lipreri, Maria Sofia Manfrin, Andrea Marra, Elia Martinello, Gianmarco Mason, Micol Masotti, Valentina Pellichero, Emanuele Filippo Peruzzo, Francesco Pieragostini, Margherita Pirani, Giulia Rovera, Andrea Tavella.